I due colossi mondiali delle carte di credito sono stati denunciati dal National ATM Council, gruppo sindacale americano che rappresenta gli operatori addetti alle macchine distributrici di banconote (quelli che in Italia si chiamano Bancomat).
Secondo l’accusa, le compagnie avrebbero fatto “cartello” fissando in modo concertato - e dunque contro i principi della concorrenza - i costi applicati ai possessori delle carte stesse.
L’esposto è stato depositato presso la corte federale di Washington.
Nella documentazione ora sul tavolo dei magistrati statunitensi si legge che Visa e Mastercard avrebbero artatamente “bloccato” i costi dei prelievi, raggiungendo accordi uniformi con le varie banche che offrono carte di credito.
Il National ATM Council specifica che tale comportamento «ha reso impossibile per gli operatori una diversificazione dell’offerta alla clientela, impedendo di fatto la possibilità di offrire servizi a costi più contenuti. Ma non si è consentito neppure di premiare un network più efficiente rispetto alla concorrenza».
Da parte loro, interpellati dall’agenzia Bloomberg, i portavoce delle due compagnie hanno preferito non commentare la notizia.
17 Ottobre 2011