Secondo il ddl approvato dalla Giunta a metà marzo scorso, è possibile presentare la DIA o richiedere la concessione edilizia entro il 30 giugno 2012. I lavori di ampliamento o sostituzione edilizia devono terminare entro diciotto mesi.
Nei centri storici i Comuni possono individuare edifici aventi meno di 50 anni e in contrasto con il contesto architettonico, da includere negli interventi del Piano casa.
In zona agricolaviene aumentata dal 10% al 20% la percentuale di incremento volumetrico dei fabbricati residenziali situati oltre la fascia dei 300 metri dalla linea di battigia, a condizione che sia effettuata la riqualificazione energetica dell’intero edificio.
Nella zona territoriale omogenea B il recupero dei sottotettiè ammesso anche in deroga alle previsioni dello strumento urbanistico.
È consentito il recupero a fini abitativi dei seminterrati che alla data di entrata in vigore della legge abbiano un’altezza non inferiore a 2,40 metri. Vale lo stesso per piani pilotis e locali al piano terra che rispettino i requisiti igienico sanitari e le prescrizioni sull’agibilità.
La legge ammette inoltre la monetizzazione dei parcheggi.
A detta del Presidente della Regione Ugo Cappellacci, la nuova legge risponde sia alle esigenze delle famiglie, sia a quelle per il rilancio economico nel rispetto del patrimonio ambientale e paesaggistico.
Cappellacci sottolinea come le norme non incidano sul consumo del territorio dal momento che riguardano le cubature già esistenti.
Ricordiamo che per evitare la scadenza della prima versione del Piano Casa, fissata al 2 maggio 2011, erano intervenute due proroghe a breve termine per consentire una valutazione più approfondita dei contenuti
11 Novembre 2011