Acquisti del 2013 senza segreti per l'occhio lungo del Fisco. La data del 22 aprile segna, infatti, il termine per l'invio alla banca dati dell'Agenzia delle entrate di tutte le fatture emesse dai soggetti Iva con contabilità trimestrale, ossa piccole imprese, professionisti, lavoratori autonomi e artigiani. Per i commercianti, e per tutti gli altri operatori per i quali non c'è obbligo di fattura, invece, l'appuntamento con lo spesometro è fissato al 30 aprile, ma solo per gli acquisti oltre i 3.600 euro. Tutti dati che serviranno all'Agenzia per individuare le disponibilità economiche dei contribuenti, e verificare chi spende più di quanto dichiara di guadagnare.
Si conclude così la fase di rodaggio dello spesometro, e ora il sistema va a regime. La comunicazione ai fini dello spesometro ha riguardato, infatti, sia parte del 2011, che l'intero 2012, e ora il 2013. Dopo le prime difficoltà da parte degli operatori, che hanno comportato lo slittamento delle scadenze, il sistema è ormai a regime e si va pian piano aumentando anche la platea di soggetti obbligati alle comunicazioni. Per il 2013, ad esempio, sono stati chiamati a comunicare i dati anche i piccoli agricoltori con un volume di affari entro i 7.000 euro. Per il momento restano fuori solo i contribuenti che aderiscono al regime dei minimi e delle nuove attività. Peraltro a partire da quest'anno sparisce il tetto dei 3.600 euro, e quindi arriveranno nella banca dati del Fisco tutte le transazioni commerciali effettuate. Una mole di dati non indifferente, che l'Agenzia delle entrate utilizza ai fini del redditometro per individuare le liste di contribuenti da sottoporre a controlli. Le verifiche scattano in caso di scostamenti del 20 per cento tra il reddito dichiarato e le spese effettuate, ma con i dati a disposizione individuare i casi eclatanti diventa davvero molto meno complicato e molto più facile andare sul sicuro per pescare gli evasori.
In ogni caso lo spesometro è uno strumento utilizzato dall'Agenzia anche in funzione di deterrente. Sapere di poter essere comunque rintracciati dovrebbe spingere, infatti, a tenere un comportamento più coretto con il Fisco, se si intende, comunque, mantenere un tenore di vita elevato e quindi non negarsi qualche lusso. Non spendere, peraltro, non pone al riparo di controlli data la possibilità di accesso anche ai dati bancari: come chiarito dalla stessa Agenzia, infatti, la quota di risparmio formatasi nel corso dell'anno e non utilizzata per spese di investimento o per consumi concorre comunque alla determinazione del reddito complessivo accertabile.
Intanto sempre dal 22 aprile c'è da segnalare un nuovo canale di contatto diretto proposto dall'Agenzia delle entrate per raccogliere suggerimenti e segnalazioni su tutti i temi fiscali, il Sistema di ascolto. Al nuovo canale si accede tramite la sezione "Contatta l'Agenzia - Reclami, elogi e suggerimenti", che si trova a destra sull'home page del sito www.agenziaentrate.it. Nella pagina dedicata è possibile scegliere tra "Uffici Entrate" o "Uffici Territorio". A questo punto si apre la pagina che consente al contribuente, una volta inseriti dati anagrafici e indirizzo di posta elettronica, di trasmettere reclami o suggerimenti. Le segnalazioni, assicura un comunicato, si tradurranno in specifici input diretti a migliorare i processi operativi. La gestione di un reclamo si trasformerà così, da "mero adempimento" in concreto strumento di apprendimento organizzativo. Trattandosi di un sistema di ascolto, il comunicato, forse un po' ottimisticamente, annuncia che l'Agenzia prenderà volentieri in considerazione anche gli elogi.
22 aprile 2014