In ballo ci sono i 31.363.943 euro stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’aggiunta le risorse non sfruttate nel 2013, per un totale di circa 63,4 milioni di euro.
Gli ecoincentivi sono dedicato ovviamente alle auto meno inquinanti, con le emissioni nocive più contenute. Ovvero alle vetture elettriche, ibride benzina e diesel, a metano, biometano e a GPL, in teoria anche a quelle a idrogeno.
Il tetto massimo di emissioni è di 120 g/km di CO2.
Le risorse di circa 63,4 milioni di euro sono destinate in questo modo.
- Il 15%, poco più di 9 milioni di euro, a tutti i clienti che acquistano auto con emissioni inferiori a 50 g/km di CO2
- Il 35%, poco più di 22 milioni di euro, a tutti i clienti che acquistano auto con emissioni inferiori a 90 g/km di CO2
- Il 50%, quasi 32 milioni di euro, a ai clienti che acquistano vetture per l’attività della propria impresa (anche taxi, noleggio e liberi professionisti) che acquistano modelli con emissioni inferiori a 120 g/km di CO2
Per i veicoli acquistati nel 2014: il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 20% del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:
- 5.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
- 4.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 2.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
Per i veicoli acquistati nel 2015: il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 15% del costo del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:
- 3.500 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
- 3.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 1.800 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km
2 maggio 2014