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Conclusioni del Consiglio europeo
28 e 29 giugno 2012

Negli ultimi due anni e mezzo l'Unione europea ha adottato importanti misure di ampio respiro per superare la crisi e migliorare la governance dell'UEM. Tuttavia, l'Europa sta vivendo una nuova recrudescenza delle tensioni. La crisi che assedia il debito sovrano e la debolezza del settore finanziario, unitamente alla scarsa crescita persistente e agli squilibri macroeconomici, stanno rallentando la ripresa economica e creando rischi per la stabilità dell'UEM. Ciò sta avendo conseguenze negative sulla disoccupazione e potrebbe ridurre il potenziale dell'Europa di beneficiare di un graduale miglioramento delle prospettive economiche globali.
Siamo pertanto impegnati ad adottare ferme misure per affrontare le tensioni nei mercati finanziari, ripristinare la fiducia e dare nuovo impulso alla crescita. Ribadiamo il nostro impegno a preservare l'UEM e a darle una base più solida per il futuro. La nostra priorità fondamentale rimane una crescita forte, intelligente, sostenibile e inclusiva, basata su finanze pubbliche sane, riforme strutturali e investimenti per incrementare la competitività.
Per questo motivo i capi di Stato o di governo hanno convenuto oggi un "patto per la crescita e l'occupazione" comprendente le misure che gli Stati membri e l'Unione europea dovranno adottare al fine di rilanciare la crescita, gli investimenti e l'occupazione e rendere l'Europa più competitiva.
Abbiamo inoltre approvato le raccomandazioni specifiche per paese volte a fornire orientamenti per le politiche e i bilanci degli Stati membri. Abbiamo infine evidenziato il ruolo che dovrebbe svolgere il prossimo quadro finanziario pluriennale per consolidare la crescita e l'occupazione. Il presidente del Consiglio europeo ha presentato la relazione "Verso un'autentica Unione economica e monetaria".
Siamo determinati ad adottare le misure necessarie per garantire un'Europa finanziariamente stabile, competitiva e prospera e accrescere in tal modo il benessere dei cittadini.


I. CRESCITA, INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE
1. L'Unione europea continuerà a compiere tutto ciò che è necessario per riportare l'Europa sulla via di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Ricordando l'importanza che rivestono risanamento di bilancio, riforme strutturali e investimenti mirati per una crescita sostenibile, i capi di Stato o di governo hanno convenuto un "patto per la crescita e l'occupazione" che offre un quadro coerente per l'adozione di misure a livello nazionale, dell'UE e della zona euro con il ricorso a tutti gli strumenti, leve e politiche possibili .
Hanno invitato il Consiglio a esaminare con rapidità come migliorare la cooperazione tra le istituzioni per assicurare l'attuazione tempestiva delle disposizioni del presente patto che richiedono atti legislativi dell'UE.
2. Il Consiglio europeo ha in generale approvato le raccomandazioni specifiche per paese che gli Stati membri recepiranno nelle loro prossime decisioni nazionali in materia di bilancio, riforme strutturali e politiche occupazionali, concludendo in tal modo il semestre europeo 2012.
3. I capi di Stato o di governo degli Stati membri partecipanti hanno concordato una soluzione per l'ultima questione in sospeso del pacchetto brevetti, vale a dire la sede della divisione centrale del tribunale di primo grado del tribunale unificato dei brevetti (TUB). Tale sede, congiuntamente all'ufficio del presidente del Tribunale di primo grado, sarà ubicata a Parigi.
Il primo presidente del Tribunale di primo grado dovrebbe provenire dallo Stato membro che ospita la divisione centrale.
Data la natura altamente specializzata della risoluzione delle controversie in materia di brevetti nonché l'esigenza di mantenere standard di elevata qualità, verranno creati gruppi tematici in due sezioni della divisione centrale, una a Londra (sostanze chimiche, compresi i prodotti farmaceutici, classificazione C, necessità umane, classificazione A) e l'altra a Monaco (ingegneria meccanica, classificazione F).
Per quanto riguarda le azioni da proporre dinanzi alla divisione centrale, si è convenuto che le parti avranno la facoltà di proporre un'azione per violazione dinanzi alla divisione centrale se il convenuto è domiciliato fuori dall'Unione europea. Inoltre, se presso la divisione centrale è gia pendente un'azione revocatoria, il titolare del brevetto dovrebbe avere la possibilità di proporre un'azione per violazione dinanzi alla divisione centrale. Se il convenuto è domiciliato nell'Unione europea, non avrà alcuna possibilità di chiedere il trasferimento di un'azione per violazione da una divisione locale alla divisione centrale.
Proponiamo che vengano soppressi gli articoli 6, 7 e 8 del regolamento relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria, che dovrà essere adottato dal Consiglio e dal Parlamento europeo.


II. RELAZIONE SULL'UEM
4. La relazione "Verso un'autentica Unione economica e monetaria" presentata dal presidente del Consiglio europeo, in cooperazione con i presidenti della Commissione, dell'Eurogruppo e
della BCE, illustra i "quattro elementi costitutivi essenziali" della futura UEM: un quadro finanziario integrato, un quadro di bilancio integrato, un quadro integrato di politica economica e il rafforzamento della legittimità democratica e della responsabilità.
A seguito di aperte discussioni, durante le quali sono state espresse diverse opinioni, il presidente del Consiglio europeo è stato invitato a elaborare, in stretta collaborazione con il presidente della Commissione, il presidente dell'Eurogruppo e il presidente della BCE, una tabella di marcia specifica e circoscritta nel tempo per la realizzazione di un'autentica Unione economica e monetaria, che comprenda proposte concrete volte a preservare l'unità e l'integrità del mercato unico dei servizi finanziari e che tenga conto della dichiarazione sulla zona euro e, tra l'altro, dell'intenzione della Commissione di presentare proposte a norma dell'articolo 127.
Essi esamineranno ciò che può essere fatto nell'ambito dei trattati vigenti e quali misure richiederebbero una loro modifica. Al fine di garantire la titolarità degli Stati membri, questi saranno strettamente associati alle riflessioni e regolarmente consultati. Sarà inoltre consultato il Parlamento europeo. Una relazione intermedia sarà presentata nell'ottobre 2012 e una relazione finale entro la fine dell'anno.


III. QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE
5. Il Consiglio europeo ha svolto una discussione approfondita con il presidente del Parlamento europeo sul futuro quadro finanziario pluriennale. Conclusioni – 28/29 giugno 2012
6. Il Consiglio europeo si è compiaciuto dei progressi realizzati durante la presidenza danese, che forniscono una base e orientamenti per la fase finale dei negoziati durante la presidenza cipriota entrante. Lo schema di negoziato sarà ulteriormente sviluppato, in previsione di un accordo entro la fine del 2012, pur rispettando il principio "nessun accordo senza un accordo su tutto". Dovrebbero anche essere accelerati i lavori sui pertinenti testi legislativi nella prospettiva di una rapida adozione secondo le procedure previste dal trattato. Tutte le istituzioni competenti sono invitate a cooperare strettamente in questo processo, in linea con le competenze stabilite dal trattato.


IV. ALTRI PUNTI
a) Il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la dichiarazione del vertice della zona euro del 29 giugno nonché l'uso degli strumenti esistenti FESF/MES che saranno attuati conformemente agli orientamenti esistenti, i quali descrivono dettagliatamente le procedure pertinenti.
b) Allargamento: il Consiglio europeo ha approvato la decisione adottata dal Consiglio intesa ad avviare negoziati di adesione con il Montenegro il 29 giugno 2012.
c) Giustizia e affari interni: il Consiglio europeo ha accolto con soddisfazione i progressi compiuti in merito al regolamento Dublino, alla direttiva sulle condizioni di accoglienza e alla direttiva sulle procedure d'asilo, nonché in materia di reinsediamento. Ha ribadito il suo impegno a completare il sistema europeo comune di asilo entro il 2012. Ha inoltre sottolineato l'importanza della libera circolazione nello spazio Schengen e ha constatato lo stato dei lavori sulle proposte concernenti la sua governance e il regolamento sui visti. Ha sottolineato l'importanza della solidarietà e della cooperazione nella gestione delle frontiere esterne, in materia di asilo e nella lotta contro l'immigrazione clandestina.
Ha inoltre sottolineato l'importanza di rafforzare la cooperazione con i paesi vicini.
Tornerà su questi temi secondo necessità.
d) Energia nucleare: il Consiglio europeo ha invitato gli Stati membri a dare piena e tempestiva attuazione alle raccomandazioni presentate nella relazione del gruppo dei regolatori europei in materia di sicurezza nucleare (ENSREG) a seguito della conclusione dei test di resistenza in materia di sicurezza nucleare. La Comissione e l'ENSREG hanno convenuto che sono necessari ulteriori lavori. Il Consiglio europeo ha preso atto dell'intenzione della Commissione di presentare una comunicazione approfondita nel corso di quest'anno. Ha chiesto la rapida attuazione delle raccomandazioni del gruppo ad hoc sulla protezione nucleare. Ha chiesto ulteriori sforzi volti a intensificare la cooperazione dell'UE con tutti i paesi vicini in materia di sicurezza e protezione nucleare.
e) Siria: il Consiglio europeo:
• ha condannato fermamente le violenze brutali e i massacri ai danni della popolazione civile e ha esortato il regime siriano a porre immediatamente fine agli attacchi contro la popolazione civile;
• ha chiesto indagini internazionali trasparenti, indipendenti e tempestive sulle violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani al fine di provvedere affinché i responsabili rispondano dei loro atti;
• ha chiesto la completa cessazione delle violenze da tutte le parti; ha ribadito che spetta al regime la responsabilità principale di raggiungere il cessate il fuoco, attuare il piano in sei punti dell'inviato speciale Kofi Annan, permettere un accesso umanitario pieno e senza restrizioni nonché di garantire la sicurezza degli osservatori delle Nazioni Unite in Siria;
• ha incoraggiato i gruppi di opposizione siriani a concordare una serie di principi condivisi per operare in direzione di una transizione inclusiva, ordinata e pacifica in Siria, verso un futuro senza Assad e il suo brutale regime;
• ha ribadito il pieno sostegno al piano di Kofi Annan e ha accolto favorevolmente i suoi sforzi intesi a cooperare con i più importanti partner internazionali per farprogredire il processo politico;
• ha invitato all'unità d'azione da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU peresercitare una pressione più incisiva ed efficace, inclusa l'adozione di sanzioniglobali nell'ambito del Capitolo VII e, in questo contesto, ha accolto con favore l'adozione di ulteriori misure restrittive da parte del Consiglio dell'UE e ha convenuto di prendere in considerazione nuove misure. Conclusioni – 28/29 giugno 2012 f) Iran: Il Consiglio europeo ha sottolineato le sue serie preoccupazioni per la natura del programma nucleare iraniano e l'esigenza urgente che l'Iran rispetti tutti i suoi obblighi internazionali, compresa la piena attuazione da parte sua delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e del Consiglio dei Governatori dell'AIEA. Il Consiglio europeo appoggia pienamente gli sforzi compiuti a tale riguardo dall'alto Rappresentante e dal Gruppo E3+3 . Sulla scorta dei recenti colloqui tra il Gruppo E3+3 e l'Iran svoltisi a Istanbul, Baghdad e Mosca, il Consiglio esorta l'Iran a decidere se è disposto a impegnarsi in un serio processo di negoziato inteso a ripristinare la fiducia nella natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano. L'Iran deve impegnarsi costruttivamente concentrandosi sul raggiungimento di un accordo riguardante iniziative volte a creare un clima di fiducia e rispondendo alle preoccupazioni della comunità internazionale. Il Consiglio europeo accoglie favorevolmente la piena entrata in vigore dell'embargo dell'UE sul petrolio iraniano il 1º luglio 2012.
g) Diritti umani e democrazia: il Consiglio europeo ha accolto con favore l'adozione da parte del Consiglio del quadro strategico dell'UE sui diritti umani e la democrazia e del corrispondente piano d'azione, sottolineando l'importanza di mantenere i diritti umani e la democrazia al centro della politica estera dell'UE.
h) APS: il Consiglio europeo ha accolto favorevolmente la seconda relazione annuale sugli aiuti pubblici allo sviluppo e ha ribadito il suo impegno a conseguire gli obiettivi in materia di aiuto allo sviluppo entro il 2015 come stabilito nelle conclusioni del giugno 2005.


ALLEGATO


"PATTO PER LA CRESCITA E L'OCCUPAZIONE"
I capi di Stato o di governo, dichiarandosi determinati a stimolare una crescita ntelligente, sostenibile e inclusiva, efficiente sotto il profilo delle risorse e creatrice di ccupazione, nel quadro della strategia Europa 2020, sottolineando la necessità di mobilitare a tal fine tutti gli strumenti, leve e politiche, ad ogni livello di governance nell'Unione europea, ricordando l'importanza che rivestono finanze pubbliche sane, riforme strutturali e investimenti mirati per una crescita sostenibile,


hanno convenuto il seguente patto:


MISURE DA ADOTTARE A LIVELLO DEGLI STATI MEMBRI
1) Tutti gli Stati membri restano pienamente impegnati ad adottare le misure immediate e necessarie a livello nazionale per conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020. I nuovi strumenti di governance economica dell'Unione europea devono essere applicati appieno e con efficacia e si dovrebbe ricorrere maggiormente alla "pressione tra pari". Le proposte in sospeso volte a completare questo quadro ("two-pack") devono essere adottate celermente.
2) Nell'attuare le raccomandazioni specifiche per paese, gli Stati membri insisteranno in modo particolare sulle seguenti azioni: Conclusioni – 28/29 giugno 2012
a) portare avanti un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita rispettando il patto di stabilità e crescita e tenendo conto delle specificità dei singoli paesi; deve essere prestata un'attenzione particolare agli investimenti nei settori orientati al futuro aventi un nesso diretto con il potenziale di crescita dell'economia e allagaranzia della sostenibilità dei regimi pensionistici. La Commissione sta valutando attentamente l'incidenza delle forti restrizioni di bilancio sulla spesa pubblica a favore della crescita e sugli investimenti pubblici. Pubblicherà una relazione sulla qualità della spesa pubblica e sulla portata di possibili azioni entro i limiti dei quadri di bilancio nazionali e dell'UE;
b) ripristinare la normale erogazione di prestiti all'economia e completare con urgenza la ristrutturazione del settore bancario;
c) promuovere la crescita e la competitività, in particolare rimediando agli squilibri radicati e portando avanti le riforme strutturali per liberare il proprio potenziale di crescita, anche attraverso l'apertura alla concorrenza delle industrie di rete, la promozione dell'economia digitale, lo sfruttamento del potenziale di un'economia verde, l'abolizione delle restrizioni ingiustificate imposte ai fornitori di servizi e l'agevolazione dell'avvio di un'attività commerciale;
d) lottare contro la disoccupazione e affrontare con efficacia le conseguenze sociali della crisi; portare avanti le riforme per migliorare i livelli di occupazione; intensificare gli sforzi, anche sostenuti dall'FSE, intesi ad aumentare l'occupazione giovanile, in particolare per facilitare la prima esperienza lavorativa dei giovani e la loro partecipazione al mercato del lavoro, al fine di assicurare che entro alcuni mesi dal completamento del percorso scolastico i giovani ricevano un'offerta qualitativamente buona di occupazione, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, e sviluppare e attuare politiche efficaci per combattere la povertà e fornire assistenza alle categorie vulnerabili. Gli Stati membri attueranno rapidamente i propri piani nazionali per l'occupazione e ne elaboreranno di più ambiziosi e precisi per il prossimo semestre europeo. Gli Stati membri dovranno avvalersi delle possibilità di finanziare temporaneamente, a partire dal Fondo sociale europeo, gli incentivi a favore delle e) modernizzare la pubblica amministrazione, in particolare rimediando ai ritardi della giustizia, riducendo gli oneri amministrativi e sviluppando i servizi amministrativi online. A tale riguardo dovrebbero essere condivise le migliori pratiche.


CONTRIBUTO DELLE POLITICHE EUROPEE ALLA CRESCITA E ALL'OCCUPAZIONE
3) Sono necessarie nuove misure urgenti a livello di Unione europea per stimolare la crescita e l’occupazione, potenziare il finanziamento dell'economia nel breve e medio periodo e rendere l'Europa più competitiva come luogo di produzione e di investimento.
a) Rafforzare il mercato unico eliminando gli ostacoli rimanenti costituirà un fattore chiave per promuovere la crescita e l'occupazione, in particolare nelle industrie digitali e di rete. La Commissione intende presentare a tal fine ulteriori misure a sostegno della crescita nell'autunno 2012 nell'ambito del secondo atto per il mercato unico. Sono già stati conseguiti notevoli progressi sulle misure che sono contenute nel primo atto per il mercato unico, in particolare l'adozione della proposta sulla normalizzazione e l'accordo raggiunto in sede di Consiglio sulle proposte in materia contabile, i fondi di venture capital e i fondi per l’imprenditoria sociale e sulla risoluzione alternativa delle controversie e la risoluzione delle controversie online. Si dovrà raggiungere al più presto un accordo sulle proposte relative agli appalti pubblici, alla firma elettronica e al riconoscimento delle qualifiche professionali. Si accoglie con favore la comunicazione della Commissione volta a migliorare la governance del mercato unico. Gli Stati membri e la Commissione provvederanno a una migliore attuazione ed esecuzione della normativa sul mercato unico e la Commissione sorveglierà i risultati, anche mediante una relazione annuale nell'ambito del semestre europeo. Si accoglie inoltre con favore la comunicazione della Commissione sull'attuazione della direttiva "Servizi" che dovrà essere attuata immediatamente, anche attraverso una rigorosa revisione tra pari delle restrizioni nazionali e un'azione celere per eliminare ostacoli ingiustificati. La direttiva potrebbe consentire di realizzare un ulteriore utile economico fino a 330 miliardi di EUR. Il Consiglio europeo esaminerà i progressi entro la fine del 2012.
b) Occorre progredire celermente per conseguire un mercato unico digitale funzionante entro il 2015, che imprimerà nuovo dinamismo all'economia europea. In particolare, è necessario dare priorità alle misure intese a sviluppare ulteriormente il commercio elettronico transfrontaliero, facilitando anche la transizione alla fatturazione elettronica e promuovendo l'uso transfrontaliero dell'identificazione elettronica e di altri servizi elettronici. È inoltre essenziale stimolare la domanda per lo sviluppo di Internet ad alta velocità, modernizzare il regime europeo di proprietà intellettuale e facilitare il rilascio delle licenze, assicurando nel contempo un alto livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale e tenendo conto della diversità culturale.
c) Occorre continuare ad adoperarsi al fine di ridurre l'onere normativo complessivo a livello dell'UE e nazionale. La Commissione presenterà entro la fine del 2012 una comunicazione su ulteriori iniziative concernenti la "regolamentazione intelligente", fra cui misure a sostegno delle microimprese.
d) Completare integralmente il mercato interno dell'energia entro il 2014 conformemente alle scadenze concordate, garantendo nel contempo che nessuno Stato membro rimanga isolato dalle reti europee di distribuzione del gas e dell'energia elettrica dopo il 2015, contribuirà notevolmente alla competitività, alla crescita e all'occupazione nell'UE.
Dopo l'adozione formale della direttiva sull'efficienza energetica, gli Stati membri dovranno attuarla rapidamente, avvalendosi appieno delle sue disposizioni allo scopo di sfruttare il notevole potenziale per la creazione di posti di lavoro in questo settore.
Dovrebbe essere raggiunto rapidamente un accordo sulla proposta relativa alleinfrastrutture energetiche transeuropee.
e) Occorre continuare ad adoperarsi affinché l'impegno nella ricerca sia tradotto rapidamente in innovazioni rispondenti alle esigenze del mercato, così da potenziare la competitività europea e contribuire a far fronte alle sfide della società. Occorre rafforzare lo Spazio europeo della ricerca, migliorando in particolare il sostegno all'R&S e le opportunità d'investimento per le start-up e PMI innovative. Il futuro programma per la competitività delle imprese e le piccole e le medie imprese (COSME) e il programma Orizzonte 2020 aiuteranno le PMI innovative ad accedere ai finanziamenti. Importa in particolare rafforzare le tecnologie abilitanti fondamentali che rivestono un'importanza sistemica per la capacità innovativa e la competitività dell'industria e dell'intera economia, anche in settori quali la nanotecnologia, la biotecnologia e i materiali avanzati.
f) Ad alcuni paesi la politica di coesione riformata, in quanto strumento principale di investimento, crescita e creazione di occupazione a livello dell'UE nonché di riforma
strutturale a livello nazionale, offre l'opportunità di investire per uscire dalla crisi. Tale politica rappresenta una quota importante degli investimenti pubblici nell'UE e contribuisce al rafforzamento del mercato interno.
g) L'accordo raggiunto oggi sul brevetto unitario consentirà di ridurre notevolmente i costi per le PMI e di dare impulso all'innovazione offrendo un brevetto dal costo abbordabile e di alta qualità in Europa, con un'unica giurisdizione specializzata.
h) È fondamentale potenziare il finanziamento dell'economia. Vengono mobilitati 120 miliardi di EUR (equivalenti a circa l'1% dell'RNL dell'UE) per misure ad effetto rapido a favore della crescita:
- si dovrà aumentare di 10 miliardi di EUR il capitale versato della BEI, allo scopo di aumentarne la base di capitale e di accrescerne la capacità totale di prestito di 60 miliardi di EUR, liberando in tal modo fino a 180 miliardi di EUR di investimenti supplementari, ripartiti in tutta l'Unione europea, compresi i paesi più vulnerabili. Tale decisione dovrà essere adottata dal consiglio dei governatoridella BEI affinché entri in vigore entro il 31 dicembre 2012;
- si dovrà avviare immediatamente la fase pilota dell'iniziativa sui prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti, consentendo investimenti supplementari fino a 4,5 miliardi di EUR a favore di progetti pilota nei settori chiave dei trasporti, dell'energia e dell'infrastruttura a banda larga. In futuro potrebbe essere potenziato ulteriormente in tutti i paesi il volume di tali strumenti finanziari, anche a sostegno del meccanismo per collegare l'Europa, a condizione che la relazione e la valutazione intermedie dalla fase pilota siano positive;
- ove opportuno e nel rispetto delle regole di disimpegno, gli Stati membri hanno la possibilità di collaborare con la Commissione, nell'ambito delle norme e prassi esistenti, per usare parte delle dotazioni provenienti dai fondi strutturali in modo tale da condividere il rischio di prestito della BEI e offrire garanzie sui prestiti per conoscenze e competenze, efficienza delle risorse, infrastrutture strategiche e accesso ai finanziamenti per le PMI. I fondi strutturali hanno riassegnato risorse a sostegno della ricerca e dell'innovazione, delle PMI e dell'occupazione giovanile e ulteriori 55 miliardi di EUR saranno destinati a misure a sostegno della crescita nel periodo in corso. Dovrebbe essere ulteriormente rafforzato il sostegno alle PMI, anche facilitando il loro accesso ai finanziamenti dell'UE.
Gli Stati membri hanno anche la possibilità di valutare l'eventualità di riassegnazioni all'interno delle dotazioni nazionali, nel rispetto delle norme vigenti e in cooperazione con la Commissione;
- occorre ampliare l'intervento del Fondo europeo per gli investimenti, in particolare con riguardo all'attività di venture capital, in collegamento con le strutture nazionali esistenti.
i) Il bilancio dell'Unione europea deve costituire un catalizzatore della crescita edell'occupazione in tutta Europa, stimolando in particolare gli investimenti produttivi e in capitale umano. Nell'ambito del futuro quadro finanziario pluriennale la spesa dovrà essere mobilitata a sostegno della crescita, dell'occupazione, della competitività e della convergenza, in linea con la strategia Europa 2020.
j) La politica tributaria dovrebbe contribuire al risanamento di bilancio e alla crescita sostenibile. Occorre proseguire i lavori e le discussioni sulle proposte della Commissione riguardanti la tassazione dell'energia, la base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società e la revisione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio. Come rilevato nella sessione del Consiglio del 22 giugno 2012, la proposta relativa a una tassa sulle transazioni finanziarie non sarà adottata dal Consiglio entro un periodo ragionevole. Vari Stati membri chiederanno pertanto una cooperazione rafforzata in questo settore, affinché tale proposta sia adottata entro dicembre 2012. La Commissione continua a lavorare su soluzioni concrete per potenziare la lotta contro la frode e l'evasione fiscali e presenterà a breve un piano d'azione comprendente opzioni a tal fine. Devono essere rapidamente convenute le direttive di negoziato per gli accordi sulla tassazione dei redditi da risparmio con i paesi terzi. Gli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus proseguiranno le loro discussioni strutturate in materia di politica tributaria, in particolare per assicurare gli scambi di migliori pratiche.
k) Promuovere l'occupazione sia delle donne sia degli uomini, in particolare tra i giovani e i disoccupati di lungo periodo, rappresenta una precisa priorità. Il Consiglio esaminerà e deciderà celermente sulle proposte contenute nel pacchetto occupazione della Commissione, in cui si insiste sulla creazione di posti di lavoro di qualità, sulla riforma strutturale dei mercati del lavoro e sugli investimenti in capitale umano. È fondamentale affrontare la disoccupazione giovanile, ricorrendo soprattutto alle iniziative della Commissione sulle garanzie per i giovani e sul quadro di qualità per i tirocini. E' anche importante promuovere la riattivazione dei lavoratori anziani. La governance UE, anche sotto il profilo della sorveglianza multilaterale sulle politiche per l’occupazione, dev'essere migliorata.
l) La mobilità dei lavoratori all'interno dell'UE deve essere agevolata. Occorre trasformare il portale EURES in un autentico strumento europeo di collocamento e assunzione ed esaminare la possibilità di estenderlo agli apprendistati e ai tirocini nonché di fornire ulteriore sostegno all'azione preparatoria "Il tuo primo posto di lavoro EURES". È necessario sviluppare nuovi strumenti UE per individuare meglio le nuove competenze richieste, migliorare il riconoscimento delle qualifiche professionali e delle competenze linguistiche, ridurre il numero delle professioni regolamentate e consolidare l'acquisizione e il mantenimento dei diritti a pensione transfrontalieri e altri diritti di sicurezza sociale dei lavoratori dell'UE. Occorre anche proseguire i lavori sulla proposta relativa all'esercizio dei diritti dei lavoratori distaccati.
m) Il commercio deve essere usato meglio come motore della crescita. L'Unione europea è determinata a promuovere scambi liberi, equi e aperti affermando nel contempo i propri interessi, in uno spirito di reciprocità e di mutuo vantaggio, specialmente nei confronti delle più importanti economie mondiali. Si dovrebbe esaminare rapidamente la proposta della Commissione relativa all'accesso ai mercati degli appalti pubblici nei paesi terzi.
Fermo restando che il rafforzamento del sistema multilaterale rimane un obiettivo essenziale, i negoziati bilaterali in corso e i possibili negoziati bilaterali futuri rivestono un'importanza economica particolarmente elevata. Un maggiore impegno dovrà in particolare essere orientato verso l'eliminazione degli ostacoli agli scambi, il miglioramento dell'accesso al mercato, condizioni di investimento appropriate, la protezione della proprietà intellettuale e l'apertura dei mercati degli appalti pubblici. Gli accordi finalizzati devono essere firmati e ratificati con rapidità. Gli accordi di libero scambio con Singapore e con il Canada dovranno essere messi a punto entro la fine dell'anno; i negoziati con l'India richiedono un nuovo impulso da ambo le parti e dovranno proseguire i lavori per l'approfondimento delle relazioni commerciali dell'UE con il Giappone. I capi di Stato o di governo attendono con interesse le raccomandazioni del Gruppo di lavoro UE-USA ad alto livello su occupazione e crescita e si impegnano a lavorare per il conseguimento dell'obiettivo di avviare nel 2013 i negoziati su un accordo globale transatlantico sul commercio e gli investimenti.
n) La stabilità finanziaria è un prerequisito della crescita. La relazione "Verso un'autentica Unione economica e monetaria" delinea idee significative al riguardo. In alcuni settori gli Stati membri che condividono una moneta unica e altri che desiderano associarsi allo sforzo intendono spingersi oltre, per coordinare e integrare le rispettive politiche finanziarie, di bilancio ed economiche nell'ambito dell'Unione europea, rispettando appieno l'integrità del mercato unico e dell'Unione europea nel suo complesso.



31 luglio 2012

 


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