La Cassazione, con sentenza del 2015 stabilì che l’invenzione del Tutor era di proprietà di una piccola azienda di Greve in Chianti, la Craft.
Con una sentenza dal 9 aprile 2018 la Corte d’appello di Roma ha ordinato ad Autostrade per l’Italia di rimuovere e distruggere tutti i Tutor in funzione sulla rete autostradale in quanto costituiscono violazione di brevetto.
Per ogni giorno di ritardo nella rimozione dei Tutor in funzione, Autostrade dovrà pagare 500 euro alla Craft.
La società che gestisce la rete autostradale fa sapere che il Tutor verrà sostituito in tempi brevissimi con un nuovo sistema diverso da quello attuale.
La sentenza della Corte d'appello non annullerà però le multe comminate finora le quali rimangono valide e ovviamente dovranno essere pagate.