È iniziato il confronto tra Governo e Regioni per la realizzazione di nuove scuole altamente innovative. In ballo ci sono i 300 milioni di euro stanziati con la Riforma della scuola (Legge 107/2015).
Gli edifici dovranno essere efficienti dal punto di vista energetico, rispondere a precisi criteri di sicurezza strutturale e antisismica e prevedere ambienti di apprendimento che favoriscano una nuova didattica e l’apertura al territorio.
La costruzione dei nuovi edifici scolastici seguirà la via del concorso di progettazione. Il Ministero dell’Istruzione (Miur), entro il 16 agosto 2015, cioè entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Riforma della scuola, d’intesa con la Struttura di missione per l’edilizia scolastica ItaliaSicura, ripartirà le risorse tra le Regioni e individuerà i criteri per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse degli enti locali.
Nei 60 giorni successivi le Regioni potranno segnalare al Miur fino a cinque aree da destinare alla realizzazione dei nuovi edifici scolastici.
Il Miur bandirà quindi un concorso specifico in cui i progettisti dovranno immaginare le scuole innovative dal punto di vista architettonico, tecnologico, dell’efficienza energetica della sicurezza e degli spazi.
Le idee saranno valutate da una commissione di esperti, che proclamerà i vincitori. A loro gli enti locali potranno affidare i successivi livelli di progettazione.
La legge prevede inoltre uno sconto delle sanzioni per quegli enti locali che nel 2014 non hanno rispettato il patto di stabilità per investire in edilizia scolastica.
Con la riforma è stato istituito presso Cassa Depositi e Prestiti il Fondo rotativo per la progettualità dedicato all’edilizia scolastica, che avrà il compito di anticipare le spese necessarie alla redazione della progettazione nelle diverse fasi di approfondimento.
40 milioni di euro finanzieranno le campagne di indagini diagnostiche al fine di garantire la sicurezza e di prevenire crolli dei soffitti e controsoffitti negli edifici scolastici. Entro il 16 settembre 2015 il Miur definirà i termini e le modalità per l’erogazione dei finanziamenti agli enti locali.
Con l’istituzione dello School Bonus, verrà riconosciuto un credito d'imposta per le persone fisiche, gli enti non commerciali e i titolari di reddito d’impresa che effettuano erogazioni liberali in denaro per la realizzazione di nuove scuole, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per la promozione di progetti dedicati all'occupabilità degli studenti. Il credito, ripartito in tre rate annuali, è fissato al 65% per le erogazioni effettuate negli anni 2015 e 2016 e al 50% per quelle nel 2017. Il limite delle spese ammesse al beneficio del credito d’imposta è pari a 100 mila euro.
Gli interventi che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili saranno finanziati con le risorse della quota a gestione statale dell'otto per mille per l'edilizia scolastica individuati annualmente con decreto del MIUR.
L’Inail sosterrà inoltre le opere di completamento e costruzione di nuovi edifici di importo non inferiore a 3 milioni di euro, chiedendo agli enti locali di corrispondere un canone pari al 3% del costo complessivo dell’opera.
31 luglio 2015