Aumenti volumetrici dal 20% al 40%, riqualificazione con ampliamento degli alberghi e recupero dei sottotetti; queste alcune delle novità contenute nel DDL per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia che qualche giorno fa è stato approvato dalla Commissione Governo del territorio del Consiglio regionale della Sardegna.
Nel disegno di legge sono previsti aumenti volumetrici del 20% degli edifici esistenti in presenza di Piano Particolareggiato e del 30% nei Comuni che hanno adeguato il Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale.
Sarà possibile un ulteriore incremento fino al 15% per interventi volti all'efficientamento energetico dell'intera unità immobiliare.
Per promuovere la messa in sicurezza del territorio è previsto un bonus del 40% per il trasferimento (demolizione e ricostruzione con differente localizzazione) in zone sicure di un edificio ricadente in zone a rischio idrogeologico; tale possibilità vale anche per edifici ricadenti in aree di particolare valore paesaggistico o ambientale.
Per le strutture turistico-ricettive è prevista la possibilità di riqualificare l’esistente, con bonus fino al 25% del costruito, anche mediante la realizzazione di corpi di fabbrica separati, purchè l’intervento riguardi spazi di servizio alla clientela e non un aumento del numero di posti letto.
La struttura dovrà però dimostrare la funzionalità dell'incremento alla destagionalizzazione dei flussi turistici o all'accrescimento della potenzialità turistiche.
Previsti anche interventi per il riuso e per il recupero con incremento volumetrico dei sottotetti esistenti a fini abitativi, consentito purché siano rispettate tutte le prescrizioni igienico-sanitarie e le altezze minime, per gli edifici esistenti, pari a 2,40 m e per gli edifici di nuova costruzione a 2,70 m.
Infine per ciò che concerne le zone rurali (zone E) le possibilità edificatorie, ai fini residenziali, sono riconosciute unicamente agli imprenditori agricoli e alle aziende svolgenti effettiva e prevalente attività agricola.
L’obiettivo della Regione è riordinate le principali norme regionali in materia edilizia e mettere un freno alle iniziative straordinarie o contingenti, contrastando il consumo del suolo non compromesso, salvaguardando i caratteri delle aree rurali e soprattutto incentivando la "buona edilizia" grazie ad agevolazioni e premialità volumetriche per la riqualificazione architettonica ed energetica del patrimonio esistente.
C'è quindi la volontà di superare il vecchio Piano Casa per garantire una maggiore semplificazione nel governo del territorio; il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, infatti aveva sottolineato come la nuova legge edilizia fosse in grado di coniugare la qualità paesaggistica con gli incentivi per l'edilizia.
17 dicembre 2014