Lo scrive Marina Calderone, presidente del CUP - Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali, in una lettera inviata a Mario Monti all’indomani della nomina a premier, che segue quella inviata dal Consiglio Nazionale degli Architetti.
Poiché - secondo il CUP - ogni processo riformatore non può essere attuato senza l’apporto di chi ha fatto della specializzazione e delle conoscenze tecniche e scientifiche il principio ispiratore delle proprie azioni, gli Ordini e i Collegi membri del CUP chiedono a Monti di non privarsi del confronto con gli Ordini per quanto concerne l’applicazione delle norme in materia di riforma delle professioni.
La presidente ricorda che negli ultimi mesi, per ben due volte, il legislatore ha affrontato il tema delle professioni, individuando i principi cardine su cui intervenire entro il mese di agosto del 2012.
Il riferimento è alla Legge di Stabilità”, che prevede la riforma degli ordinamenti professionali entro un anno con un DPR, oltre alla cancellazione di ogni riferimento ai minimi tariffari e alla possibilità di costituire Società tra professionisti.
Il CUP riconferma la propria volontà di dare corso nel più breve tempo possibile alla modifica degli ordinamenti, di concerto con i Ministeri competenti, e si augura che il nuovo Guardasigilli voglia dare seguito alle proposte operative predisposte dalle singole professioni e depositate già da qualche tempo presso il Ministero di Giustizia.
Altra priorità del Governo, sottolineata dal CUP, è l’inclusione lavorativa dei giovani e delle donne, priorità condivisa dal mondo delle professioni le quali rappresentano uno dei settori più vitali sul fronte occupazionale.
I giovani professionisti - continua - hanno però necessità di veder valorizzati i loro sforzi al pari di tutti gli altri lavoratori, con interventi legislativi che non vanifichino i loro sacrifici e l’investimento in conoscenze e competenze che ogni giorno mettono al servizio dei cittadini.
23 Novembre 2011