Investimenti in infrastrutture più convenienti per i privati, liberalizzazione delle professioni per la tutela della concorrenza e riforma del catasto sono i cardini su cui si articolerà la crescita economica, che punterà in primo luogo su concorrenza e velocità delle procedure.
Infrastrutture e grandi opere
A detta dell’Esecutivo dovrebbe essere il project financing a rivestire un ruolo centrale, riducendo i rischi legati ai procedimenti amministrativi che possono sorgere in sede di aggiudicazione degli appalti.
I motivi che finora hanno portato al mancato successo del project financing possono essere individuati nell’incertezza dei finanziamenti da parte delle banche, ma anche in una mentalità diffusa in base alla quale si ricorre al project financing solo in mancanza di risorse pubbliche. Situazione che potrebbe essere risolta puntando proprio con l’abbattimento dei costi delle grandi opere, il potenziamento delle società di progetto, l’emissione di project bond e l’introduzione di incentivi fiscali per gli investitori privati.
La nuova fase di avvio dei cantieri prevede inoltre interventi per la realizzazione di infrastrutture nel Mezzogiorno. La scorsa settimana è stata infatti pubblicata la delibera 62/2011 con cui il Cipe ha assegnato circa 1,6 miliardi per il potenziamento delle direttrici detto viarie Napoli-Bari-Lecce-Taranto, Catania-Palermo e Salerno-Reggio Calabria; la SS Olbia-Sassari; il completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Tra gli altri interventi prioritari compaiono anche corridoi stradali e autostradali, reti idriche e acquedotti, porti e interporti.
Riforma delle professioni
Sul tavolo del Governo anche il dossier della riforma delle professioni. Nel discorso di insediamento, Mario Monti aveva annunciato di voler procedere al riordino della disciplina delle professioni regolamentate, affrontando resistenze e chiusure corporative.
La Manovra Salva Italia ha disposto che dal 13 agosto 2012 saranno abrogati gli ordinamenti professionali che contrastano con i principi di libero accesso alla professione, obbligo di formazione continua, tirocinio retribuito, ecc. fissati dal DL 138/2011. Entro tale data quindi, gli Ordini professionali dovranno riformarsi, pena la loro soppressione.
Il Governo sarebbe orientato a varare un regolamento unico per tutte le professioni, per dare attuazione al completo superamento delle tariffe minime, rimuovere gli ostacoli strutturali alla crescita e stimolare la concorrenza.
Nel frattempo, il 1° gennaio scorso, la Legge di Stabilità 2012 (Legge 183/2011) ha introdotto nell’ordinamento nazionale le Società tra professionisti (STP), cioè società per l’esercizio di attività professionali regolamentate secondo i modelli societari previsti dal codice civile. Le STP hanno già incassato il parere negativo del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (leggi tutto), e del Comitato Unitario delle Professioni che ha rilevato che senza il Regolamento attuativo le STP non possono operare.
Catasto
Tra i temi c’è poi la riforma del catasto finalizzata a favorire una maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili e tra i diversi territori urbani.
Con il nuovo metodo, si verificherebbe il passaggio dall’attuale sistema per categorie e classi ad uno che tenga conto della localizzazione e delle caratteristiche edilizie e la sostituzione del criterio del numero di vani con quello dei metri quadrati.
9 Gennaio 2012