Sono stati firmati la scorsa settimana 15 accordi di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 14 Regioni e la Provincia Autonoma di Trento, per l’attuazione del Piano Casa 1 nazionale di edilizia abitativa.
Hanno sottoscritto gli accordi i rappresentanti delle Regioni Umbria, Marche, Molise, Campania, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Basilicata, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Sicilia, Sardegna e della Provincia autonoma di Trento.
I programmi, già approvati dal Cipe e dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni e Autonomie locali, attiveranno investimenti pubblici e privati per oltre 2 miliardi e 700 mila Euro, e consentiranno di realizzare 15.200 alloggi.
“La stipula degli accordi - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli - è un passo decisivo verso la realizzazione degli alloggi che, secondo il Piano predisposto dal Governo, saranno destinati prioritariamente ai nuclei familiari a basso reddito, alle giovani coppie, agli anziani, agli studenti fuorisede, agli sfrattati non per morosità, agli immigrati regolari a basso reddito residenti da 10 anni in Italia.
In Veneto sono previste risorse finanziarie per un ammontare complessivo pari ad oltre 59 milioni di euro, dei quali circa il 60% costituito da stanziamenti della pubblica amministrazione per la realizzazione, il recupero o l’acquisto di 306 alloggi; per il miglioramento delle opere di urbanizzazione; per il potenziamento delle reti tecnologiche e dei servizi essenziali. In Puglia il Piano prevede oltre duemila alloggi e ha una dotazione finanziaria di 94 milioni di euro, tra fondi statali, fondi regionali, di Comuni e di altri enti pubblici e di privati.
In Emilia Romagna l’accordo prevede la realizzazione di 9 interventi di edilizia sociale residenziale e riqualificazione urbana in città capoluogo come Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, ma anche in Comuni con più di 15.000 abitanti quali Fiorenzuola d’Arda (PC), Faenza (RA), Pianoro (BO), Cesenatico (FC), o gravati da problemi di disagio sociale e tensione abitativa come Calderara di Reno (BO). Le risorse stanziate ammontano a 22 milioni e 400 mila Euro che, con il cofinanziamento locale, arrivano a oltre 48 milioni di euro. Gli interventi sono localizzati sia su immobili di proprietà pubblica che di proprietà privata e realizzano una trasformazione urbanistica che mette sul mercato dell’affitto circa 320 alloggi, di cui 175 frutto di riconversione di edifici esistenti.
Le costruzioni sono improntate al miglioramento dell’efficienza energetica in misura superiore ai minimi di legge. La maggior parte dei programmi finanziati prevede anche interventi di urbanizzazione e miglioramenti nelle dotazioni dei servizi di quartiere e perseguono una complessivo innalzamento della qualità urbana anche attraverso l’inserimento di funzioni commerciali e l’adozione di misure per la mobilità sostenibile come piste ciclabili, attraversamenti sicuri, zone a 30 km. “Fa un passo in avanti - ha spiegato l’assessore regionale alla riqualificazione urbana e ambiente Sabrina Freda - un intervento che la Regione aveva proposto oltre un anno fa sulla base delle proposte presentate da 26 Comuni, in continuità con i programmi di riqualificazione urbana e i contratti di quartiere, per il contrasto al degrado urbano e al consumo di territorio e per migliorare la dotazione di servizi pubblici. Ci auguriamo ora che si possano avviare in tempi rapidi le opere attese”.
26 Ottobre 2011