La decisione del Comitato norvegese del Nobel per il vincitore del premio per la Pace 2012 è stata «unanime».
Lo aveva detto, poco prima dell'annuncio del Premio, il presidente del comitato, Thorbjorn Jagland. Il comitato avrebbe deciso di assegnare il Premio all'Unione Europea per il suo ruolo nei «progressi nella pace e nella riconciliazione» e per aver garantito «la democrazia e i diritti umani» nel Vecchio continente. Una Ue, ha detto il presidente del comitato del premio, alle prese con una delle crisi più gravi della sua storia, ma garante da decenni della pacificazione del Vecchio Continente.
Il comitato ha deciso di premiare l'Ue per l'impegno per la democrazia e per i diritti umani. «L'Ue e i suoi predecessori hanno contribuito per più di 60 anni alla pace e alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani», ha detto il presidente del comitato Thorbjoern Jagland. «L'Unione e i suoi membri per oltre sei decenni hanno contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa», si legge nel testo di assegnazione del premio Nobel per la pace all'Ue. Il ruolo di stabilità giocato dall'Unione, secondo il comitatao per il Premio Nobel, «ha aiutato a trasformare la gran parte d'Europa da un continente di guerra a un continente di pace».
Il lavoro dell'Ue rappresenta la «fraternità tra le Nazioni «e costituisce una forma di "congressi di pace" ai quali si riferiva Alfred Nobel nel 1895 come criterio per il premio Nobel per la pace».
Immediato il commento del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz che in un messaggio su Twittere si è detto «commosso e onorato» ha scritto: «La riconciliazione è ciò che l'Unione Europea è. Può servire come fonte di ispirazione». Sempre sul social network si è espresso il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso: «un grande onore per l'intera Unione europea e per tutti i 500 milioni di cittadini».
12 ottobre 2012