Ieri il Prof. Monti con la conferenza stampa insieme ai Ministri del Suo governo ha dato un nuovo volto all'Italia davanti all'Europa e al Mondo. Ieri, l'Italia ha riacciuffato il suo grande ruolo nei confronti dell'Europa.
Monti ha ridato fiducia agli Italiani.
Non ha negato le enormi, immense difficoltà del momento, ma con fermezza, orgoglio ha, con il suo stile, detto agli Italiani e all'Europa "ce la faremo a salvare l'Italia e l'euro".
L'Irpef non aumenterà, neanche per i redditi più alti.
Ma sui «ricchi» arrivano almeno 12 miliardi di euro di nuove tasse, sui 18 complessivi del decreto «Salva-Italia».
La manovra complessiva vale in tutto 30 miliardi di euro: sono 12-13 miliardi di tagli alla spesa pubblica, compresa quella previdenziale e quella di Regioni, Province (scompaiono, tra l'altro, le giunte provinciali e vengono dimezzati gli addetti alle varie Autorità) e Comuni, e 17-18 miliardi di nuove tasse, due terzi delle quali riguardano «proprietà», cioè la casa, la ricchezza finanziaria, compresa quella rimpatriata con lo scudo fiscale, e poi auto di lusso, barche, aerei privati.
Scatterà l'aumento di 2 punti delle aliquote Iva del 10 e del 21% a partire da giugno del 2012, con un ulteriore scatto di mezzo punto dal giugno del 2014.
L'Imposta municipale unica che il federalismo fiscale riservata ai Comuni, sarà anticipata al gennaio 2012 e ad essere tassate saranno anche le prime case di abitazione.
L'aliquota di base dell'Imu è stata fissata allo 0,76%, ma per la prima casa sarà ridotta allo 0,4%, con la possibilità, per i sindaci, in funzione delle esigenze del proprio bilancio, di alzare o ridurre l'aliquota base di 0,3 punti e quella agevolata sulla prima casa dello 0,2%.
L'Imu sarà applicata sul valore catastale degli immobili, calcolato in base a nuovi coefficienti di moltiplicazione.
Per quanto riguarda le seconde case invece le amministrazioni potranno far oscillare l'aliquota base del 7,6 per mille sul valore catastale rivalutato di ben tre punti millesimali in più o in meno, senza la facoltà di introdurre franchigie, e quindi si potrà andare da un minimo 4,6 a un massimo del 10,6 per mille.
I risparmi conseguiti in parte sono destinati ad un considerevole pacchetto di interventi a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro.
Attraverso la deducibilità integrale dell’IRAP-lavoro vengono favorite le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, e 2 miliardi nel 2013 e nel 2014.
Vengono previsti con l’IRAP interventi a favore di donne e giovani per 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni del periodo considerato; con l’introduzione del meccanismo denominato ACE di favore fiscale alla raccolta di capitale di rischio, in modo da favorire la patrimonializzazione delle imprese, si interviene con un’azione di 1 miliardo di euro nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014.
Viene rifinanziato il trasferimento alle regioni per il trasporto pubblico locale; viene finanziato un programma per accelerare l'utilizzo dei fondi strutturali europei, che altrimenti l’Italia rischia di perdere; viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese con l’obiettivo di mettere a disposizione delle PMI garanzie per circa 20 miliardi di credito.
Vengono resi duraturi nel tempo tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aree colpite da calamità naturali
Dal 2012 spariscono di fatto le pensioni di anzianità e scatta il calcolo dell'assegno con il sistema contributo pro-rata per tutti. Salta la finestra mobile, ma l'età minima di pensione per gli uomini sarà elevata a 66 anni e per le donne a 62 anni. A prescindere dall'età si potrà accedere alla pensione «anticipata» con 42 anni e un mese di contributi per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne.
Aliquota dello 0,4%, lo 0,76% per gli altri fabbricati. Sulle seconde case si pagherà fino al 75%
Il Comune può però, sempre tenendo fermo l'obbligo di concedere la franchigia di 200 euro, aumentare o diminuire l'aliquota di due millesimi di punto, e quindi far oscillare il tributo da 213 a 1038 euro, disponendo nei fatti di una discrezionalità che le vecchie norme non gli concedevano. L'amministrazione municipale può anche decidere di aumentare la franchigia fino ad annullare del tutto l'entità del tributo.
Monti ha dimostrato di essere italiano orgoglioso e vicino agli Italiani in un momento così difficile: rinuncio allo stipendio, alle indennità di Presidente e di Ministro fino alla fine del mandato e chiederò quale è la strada per rinunciare anche alle indennità previste per il ruolo di senatore a vita.
5 Dicembre 2011