Il futuro si chiama Skype Translator, il software capace di tradurre in tempo reale le chiamate vocali sul più popolare servizio di VoIP del pianeta. Non sarà un servizio gratuito, ma qualcosa si dovrà pur pagare se si vuole parlare con un giapponese senza conoscere un solo ideogramma. Questo progetto - che non è il primo, visto che Google da tempo ne sperimenta uno analogo - è stato presentato in forma demo dal nuovo CEO di Microsoft (proprietaria di Skype), Satya Nadella, che ha parlato anche di un sogno che si realizza. "Da quando abbiamo cominciato a comunicare, ognuno di noi ha desiderato di superare il blocco delle differenze linguistiche. Skype è un prodotto molto buono e la barriera della lingua è il principale ostacolo per una sua maggiore diffusione. La sua a forza, infatti, è tutta in quei trecento milioni di utenti collegati ogni mese, che messi insieme fanno due miliardi di minuti di conversazione al giorno".
Skype Translator al momento è in grado di lavorare con inglese e tedesco, ma ovviamente l'obiettivo è quello di ampliarlo al numero maggiore possibile di idiomi. Microsoft ha rivelato di lavorare sulla traduzione automatica da più di 10 anni. Ma l'accelerazione si è avuta quattro anni fa.
Skype translatore dovrebbe arrivare in versione beta entro la fine del 2014, gli utenti di fatto faranno da beta tester e poi, entro due o tre anni si arriverà a una versione commerciale che, secondo il progetto del colosso di Redmond, dovrebbe essere implementato su tutti i dispositivo, non solo in computer classici ma anche dispositivo mobili come smartphone e tablet.
28 maggio 2014