Poco meno di un miliardo di euro da "iniettare" nello stabilimento di Mirafiori per produrre il Suv Maserati Levante e un'altra vettura ancora non specificata, ma presumibilmente di fascia alta. Ad annunciare il nuovo investimento per la fabbrica torinese, aprendo ampi spiragli di ottimismo per il suo futuro, sono stati i sindacati dopo l'incontro di stamani a Roma con lo stesso amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. Attorno al tavolo si sono sedute tutte le parti sociali tranne la Fiom-Cgil.
La notizia, anticipata inizialmente dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, è stata confermata poco dopo dallo stesso Lingotto, che ha spiegato di voler dare "immediatamente inizio al piano di investimenti necessario ad assicurare il futuro produttivo ed occupazionale dello stabilimento di Mirafiori". Parlando di un «reciproco rinnovato impegno» sugli accordi firmati con i sindacati, il Gruppo ha confermato che richiederà la "proroga" della cassa integrazione straordinaria per i 5.300 operai attualmente in scadenza. Lo stesso contratto, ricorda Marchionne, è uno «strumento determinante per il rilancio qualitativo e produttivo degli stabilimenti Fiat in Italia. Anche grazie a una piena applicazione delle regole innovative dell'accordo – continua l'ad - è stato possibile portare gli stabilimenti italiani, come Pomigliano d'Arco, Grugliasco, Melfi e Sevel ad un livello di eccellenza nel panorama automobilistico internazionale».
Secondo il leader Uil, nello stabilimento torinese partirà presto la produzione della Levante, "sul mercato nel primo semestre 2015 e destinata al mercato mondiale". I lavori di ristrutturazione e adeguamento delle linee di montaggio dovrebbero già iniziare "nelle prossime settimane" ed essere ultimati nel 2013. Nel frattempo, quindi, sarà necessario prolungare la cig. In seguito, Mirafiori dovrebbe ospitare la produzione di "un'altra vettura" non meglio precisata, con quale verrà "completato" il riassorbimento dei lavoratori.
4 settembre 2013