Un PC per ogni alunno. Fino a qualche anno fa questo era uno dei (tanti) leitmotiv della scuola nostrana, e più in generale della scuola globalizzata. Poi, con l’avvento di internet, smartphone, reti wi-fi disponibili ovunque e gratuitamente, e ultimi arrivati i tablet, le cose hanno preso una piega decisamente diversa, ed il leitmotiv si è evoluto. Un iPad per ogni alunno, sembra ora quello più ricorrente.
Che sia la tavoletta Apple o un altro device mosso da qualche buffo alieno verde, poco importa. Ciò che conta è che il futuro della scuola digitale sta diventando il presente. Negli Stati Uniti, che quanto ad innovazione tecnologica applicata possono ancora dare lezioni al mondo, alcuni hanno proposto l’abbandono dei libri cartacei a favore degli eBook entro 4 anni. In Italia i progetti pilota si susseguono, e gli eBook scolastici si sono guadagnati un piccolo ma crescente spazio, che ci auguriamo si espanda a macchia d’olio.
Ma cosa ne pensano gli studenti? Facile prevedere entusiasmo tra chi è più avvezzo alla tecnologia ed è cresciuto a pane e facebook. A ulteriore riprova, uno studio condotto per conto della Pearson Foundation che indica inequivocabilmente: iPad, se non ce l’hai lo desideri, se lo hai non ne fai più a meno”.
Degli oltre 1400 studenti universitari intervistati, solo il 7% possiede il tablet, ma ben 7 su 10 pensano che sarà questo il nuovo modo di apprendere, al college come nelle scuole primarie. Chi possiede un tablet preferisce la lettura digitale in 7 casi su 10, chi non ce l’ha rimane ancorato alla carta con la stessa proporzione.
La percezione degli studenti è che apprendere in modo digitale significhi farlo meglio. In modo più stimolante, aiutati da eBook arricchiti da animazioni e interattività, abbattendo i limiti imposti da tecnologie meno performanti e duttili. E con un bel risparmio in nuove edizioni (basta acquistare l’aggiornamento!), in ricerche per biblioteche ed enciclopedie, in vocabolari. Tutto a portata di tap.
Questo è l’immediato futuro.
Quello più a lungo termine è una nebulosa fatta di mille proposte e scommesse.
C’è chi propone il device universale, un eReader schermo eInk a colori e funzioni studiate apposta per lo studio. C’è chi parla di una “tempesta perfetta” pronta ad abbattersi dall’anno prossimo sul mondo dell’educazione, con Apple, Amazon e Google a soffiare forte per spazzare via il passato fatto di cellulosa.
Il Chromebook sembra creato apposta per riportare il PC nelle classi a un prezzo competitivo, e inevitabilmente con accesso a Google Books, oltre che agli strumenti di produttività GDocs, e chissà quant’altro.
Menzione a sé meriterebbero Inkling, che in America sta rivoluzionando la concezione di libro interattivo ed ha alle spalle colossi del calibro di McGrawHill, e la stessa casa editrice che propone lo “spezzatino di eBook“, volumi digitali assemblabili a piacere.
Più che una scommessa, il futuro del libro e della scuola digitale è una certezza.
C’è solo da capire quando la rivoluzione sarà davvero compiuta.
28 Ottobre 2011