La manovra di rientro potrebbe essere divisa in due tranche.
Secondo quanto emerso, nella prima parte saranno inserite le misure in grado di garantire la stabilità dei conti e rilanciare la crescita.
Arriverebbero in un secondo momento le riforme previdenziali e fiscali, nonché quelle nel settore del lavoro.
Si può quindi ipotizzare che verranno discusse subito le modifiche di facile e veloce attuazione, pensate per il risanamento dei conti, da presentare al Consiglio europeo di venerdì 9 Dicembre.
Rientrano tra queste la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, l’aumento dell’Iva e i limiti alla circolazione del denaro contante per il contrasto all’evasione.
Dal ritorno dell’Ici ci si attende un risparmio di circa 5 miliardi di euro. L’imposta dovrebbe fondersi con l’Imu, l’imposta municipale unica prevista dal D.lgs 23/2011 sul federalismo fiscale, che viene calcolata sul valore catastale degli immobili e può essere variata dai Comuni fino allo 0,3%. La misura dovrebbe quindi agganciarsi alla rivalutazione delle rendite catastali. Al momento i valori su cui vengono Motivo che ha portato a ipotizzare un aumento generalizzato delle percentuali.
Le manovre di rientro potrebbero passare anche attraverso l’aumento dell’Iva.
Sono due le ipotesi allo studio dell’esecutivo.
La prima prevede l’aumento dell’aliquota ordinaria e di quella agevolata.
La seconda, che è anche la meno probabile perché implicherebbe entrate inferiori, vorrebbe l’aumento della sola aliquota ordinaria.
Tra le riforme da avviare subito c’è poi la lotta all’evasione fiscale, da attuare con l’abbassamento della soglia per la tracciabilità dei pagamenti.
Il limite per il pagamento con denaro contante potrebbe scendere a 300 o 500 euro. Oltre queste cifre dovrebbero essere utilizzati solo sistemi tracciabili, come ad esempio i bonifici.
Ancora incerta la patrimoniale, sulla quale non è stata raggiunta un’intesa, ma si sono registrate solo timide aperture. Il prelievo, che dovrebbe colpire i patrimoni sopra il milione di euro, si è già scontrato contro l’opposizione di alcuni esponenti del PdL.
29 Novembre 2011