Un nuovo ministro, tre viceministri e venticinque sottosegretari.
A dodici giorni dall'insediamento, la squadra di governo di Mario Monti è completa.
Il nuovo dicastero - Funzione Pubblica e Semplificazione - che porta a 18 il numero dei ministri del nuovo governo, sarà guidato da Filippo Patroni Griffi.
Il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, sarà invece il braccio destro dello stesso Monti: è stato nominato vice ministro all'Economia.
La lista dei sottosegretari, dopo giorni di attesa, è stata messa a punto in un Consiglio dei ministri-lampo, iniziato con un'ora e mezza di ritardo - una conferma che la partita dei sottosegretari negli ultimi giorni si era complicata - ma concluso dopo soli venti minuti.
«Quella dei viceministri e dei sottosegretari è una bellissima lista di tecnici», ha detto all'uscita dal Cdm il ministro per la Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi.
La necessità di indicare un ministro vero e proprio per la pubblica amministrazione era emersa, in mattinata, nel corso di un colloquio di Monti al Quirinale con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
Ma sul nome un po' di maretta sembra ci sia stata, nonostante quello di Patroni Griffi sia un nome bipartisan, vicino all'ex ministro del Pd Franco Bassanini ma anche all'ex ministro del Pdl Renato Brunetta, che lo ha nominato alla Covip. Sarebbe stato il sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà a sollevare qualche dubbio sulla scelta, dubbi poi comunque superati. Come sono stati superati i dubbi di Vittorio Grilli, in predicato da giorni di assumere la carica di vice all'Economia.
Ecco dunque i nomi della nuova squadra di governo:
oltre a Vittorio Grilli, vice ministro, all'Economia entrano come sottosegretari anche Vieri Ceriani e Gianfranco Polillo.
Mario Ciaccia è stato nominato viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico con delega alle Infrastrutture. Sottosegretari allo stesso ministero, Claudio De Vincenti e Massimo Vari.
Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara e Saverio Ruperto sono stati nominati sottosegretari all'Interno.
Giampaolo D'Andrea e Antonio Malaschini, già segretario generale del Senato, saranno i nuovi sottosegretari ai Rapporti con il Parlamento.
Carlo Malinconico, attuale presidente della Fieg, è stato nominato sottosegretario all'Editoria.
Paolo Peluffo, consigliere della Corte dei Conti e consulente del presidente del Consiglio per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, è invece sottosegretario alla Comunicazione e all'informazione.
Al Welfare, nuovo viceministro è Michel Martone e sottosegretario Cecilia Guerra.
Filippo Milone e Gianluigi Magri sono invece stati nominati al ministero della Difesa.
Andrea Zoppini, professore universitario a Roma 3 e Salvatore Mazzamuto, sempre della stessa università, sono i nuovi sottosegretari alla Giustizia.
Marta Dassù, dirigente dell'Aspen Institute e Staffan De Mistura, con un lungo passato all'interno dell'Onu, sono sottosegretari agli Esteri.
Guido Improta è stato nominato sottosegretario alle Infrastrutture.
Roberto Cecchi è stato nominato sottosegretario ai Beni culturali.
Francesco Braga è stato nominato sottosegretario all'Agricoltura.
All'Ambiente, sottosegretario è Tullio Fanelli.
Elena Ugolini e Marco Rossi Doria, sono stato nominati sottosegretari all'Istruzione.
Sottosegretario alla Sanità è Adelfio Elio Cardinale, attualmente vicepresidente dell'Istituto superiore di Sanità e in passato presidente nazionale dei medici radiologi, oltre che preside della Facoltà di medicina dell'università di Palermo.
Con questa tornata di nomine, che conferma l'intenzione di scegliere una squadra «tecnica» e di snellire la compagine governativa (da 40 viceministri e sottosegretari del precedente governo Berlusconi, si è scesi a 28, di cui 4 presso la Presidenza del Consiglio) ed il giuramentodei nominati tutti di primo piano, gli occhi degli italiani, degli osservatori e soprattutto delle Cancellerie di tutta Europa sono puntati Consiglio dei ministri del 5 dicembre.
29 Novembre 2011