Dieci mila euro per frigo, lavatrice e lavastoviglie solo per chi effettua lavori di ristrutturazione. Con 251 sì, il Senato ha dato il via libera al decreto legge che prevede l'ecobonus al 65% per il risparmio energetico degli edifici e la proroga alla fine dell'anno del bonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie entro il tetto di 96mila euro. Fra le novità approvate da Palazzo Madama, l'estensione del bonus «mobili» entro il limite di 10mila euro ai «grandi elettrodomestici» e l'inclusione fra gli sgravi delle spese per impianti di riscaldamento (con condizionatori o serviti da caldaie) nonchè scaldabagni a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Ora il provvedimento passa alla Camera.
Sono «risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo in questo modo a dare un sostegno deciso al made in Italy - ha dichiarato Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico - . Si tratta di un impegno notevole del Governo in questa difficile congiuntura economica nell’investire per il rilancio e lo sviluppo. Questa misura contribuirà senza dubbio a finanziare tutta la filiera collegata alla produzione ed installazione delle pompe di calore, producendo effetti positivi su tutto l’indotto».
In arrivo anche l’estensione dell’ecobonus al 65% per le caldaie e gli impianti a pompe di calore, escluse espressamente nel testo iniziale del decreto. Si va verso l’esclusione dell’aumento dell’Iva per i supporti integrativi dei libri scolastici: l’aula del Senato ha accolto all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare la possibilità di evitare l’aumento dell’Iva dal 4 al 21%. Un aumento previsto, come copertura, dal Dl ecobonus.
Accolta anche la misura, già approvata in Commissione, che fa salire dal 4% al 10% e non più al 21% l’Iva sui prodotti dei distributori automatici di cibi e bevande.
4 luglio 2013