Raccogliere i dati sulle richieste di risarcimento da parte di cittadini danneggiati per presunti errori medici è importante per capire perché si è verificato l’incidente e mettere in atto misure di prevenzione. Le Regioni sono tenute a comunicare le informazioni sulle denunce dei sinistri al Simes - Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità, istituito presso il Ministero della Salute. A monitorare i sistemi regionali di gestione di sinistri e polizze assicurative nel periodo 2012-2013 c’è un’indagine realizzata dall’Agenzia nazionale dei Servizi regionali sanitari, in collaborazione con il Comitato tecnico delle Regioni per la sicurezza del paziente. Ebbene, nella Provincia autonoma di Trento e in sei Regioni - Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana - c’è un sistema di gestione dei sinistri che opera già a regime; in Sicilia e in Veneto il sistema è in fase sperimentale, mentre le altre Regioni non lo hanno ancora predisposto o lo stanno avviando.
«Il monitoraggio della gestione del rischio clinico - spiega una delle curatrici del rapporto, Barbara Labella, della sezione “Qualità e accreditamento” di Agenas - serve a promuovere la sicurezza dei pazienti. La comunicazione dei dati al Simes rientrerà a breve tra gli adempimenti previsti per il “mantenimento dei Lea” (Livelli essenziali di assistenza, cioè le prestazioni da garantire a tutti i cittadini, ndr), che le Regioni devono rispettare per poter accedere ai finanziamenti integrativi, nell’ambito del riparto del Fondo sanitario nazionale». L’indagine di Agenas ha preso in esame i modelli organizzativi che alcune Regioni stanno adottando per far fronte a polizze assicurative sempre più care o alle disdette dalle compagnie, per cui i pazienti che hanno subito un danno rischiano di non essere risarciti.
«Stanno aumentando le Regioni che optano per una gestione diretta dei sinistri, istituendo un proprio fondo assicurativo - riferisce la dottoressa Labella -. Toscana e Liguria hanno ormai adottato un sistema di gestione diretta; altre tre Regioni - Basilicata, Puglia ed Emilia Romagna - lo stanno sperimentando: quest’ultima prevede il ricorso alla polizza assicurativa per i risarcimenti elevati, e anche il Piemonte ha adottato un modello misto. Nelle Marche la sperimentazione della gestione diretta è stata avviata in un’Asl. In altri casi, come in Campania, qualche Azienda sanitaria vi fa ricorso perché non è riuscita a stipulare polizze assicurative».
20 novembre 2013