La crisi riesce a modificare le priorità e a rendere superfluo ciò che sembrava indispensabile. E se l’auto continua a esserlo per molti, ritirarla ogni sera in un luogo sicuro non lo è più. Il box diventa dunque una comodità in eccesso, al quale molti italiani rinunciano. Chi non lo fa può invece beneficiare di prezzi in calo fino al 5% per la vendita e fino al 12% per l’affitto.
Lo ha rilevato Immobiliare.it, con una statistica che dimostra che a una diminuzione della domanda corrisponde una crescita del numero di garage in vendita (+6%) e in locazione (+9%). Secondo l’indagine è Milano la città italiana che ha visto crescere maggiormente l’offerta, segnando un aumento del 5,7% di box in vendita e un +9,3% di affitti. A Roma il trend è lo stesso: +5,3% di box in vendita e +7,2% in affitto rispetto al 2012, mentre i prezzi si sono abbassati del 4,3% per la vendita e di oltre l’8% per la locazione.
Restano eccezioni nelle metropoli i box che si trovano in vie o in stabili prestigiosi, che mantengono costi fino a tre volte superiori alla media. Anche Torino e Bologna registrano l’aumento dell’offerta, rispettivamente del 4,5% e del 4,8% per la vendita e del 6% e del 5,8% per l’affitto. Per quel che concerne i prezzi, i cambiamenti più evidenti si registrano a Genova, dove gli affitti sono scesi del 12,2% e a Bologna, in cui questi sono calati del 10,9%.
Quali sono i motivi? Secondo Immobiliare.it, oltre alla crisi economica, va considerato che le nuove costruzioni prevedono obbligatoriamente un garage per ciascuna unità abitativa e che nei centri urbani, sempre più spesso caratterizzati da Zone a Traffico Limitato o con accesso a pagamento, si preferiscono i mezzi pubblici, il bike o car sharing all’auto privata. Ad arretrare è dunque non solo l’utilizzo del garage, ma anche e soprattutto il numero dei veicoli privati in circolo.
28 ottobre 2013