Crolla il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici: tenuto conto dell'inflazione, nel 2012, rispetto al 2011, si è ridotto del 4,8%, un calo annuale che non si era verificato dal 1995, inizio delle serie storiche. Lo rileva l'Istat aggiungendo che nel quarto trimestre del 2012 il calo è stato ancora più accentuato, pari al 5,4% su base annua.
Anche la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è risultata pari all'8,2% nel 2012, con una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto all'anno precedente. L'Istat sottolinea che nel quarto trimestre del 2012, al netto della stagionalità, la propensione al risparmio è pari all'8,3%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti rispetto al corrispondente trimestre del 2011. La riduzione del tasso di risparmio delle famiglie consumatrici è spiegata da una riduzione del reddito disponibile (-2,1%) più intensa della flessione della spesa per consumi finali (-1,6%).
9 aprile 2013