Sono stelle vecchie, preziosissime e misteriose.
Qualcuno le giudica dei veri fossili stellari.
Sono nella nostra galassia Via Lattea ai cui confini noi abitiamo.
Quello che gli astronomi non capiscono e non sanno ancora spiegare è perché siano così ricche di elementi pesanti: oro, platino e uranio in particolare.
Quando si sono formate queste stelle il panorama chimico doveva essere povero di elementi.
Da qui l’enigma e la caccia ad una spiegazione mobilitando i grandi telescopi dell’ESO in Cile.
Si sa che l’arricchimento di elementi pesanti avviene grazie alle esplosioni delle supernovae che irradiano nel cosmo i loro contenuti i quali aiutano la nascita di altre stelle.
Ora si è visto che alcune di questi astri vecchi e preziosi si trovano nell’alone che circonda la nostra galassia.
Gli astronomi del Niels Bohr Institute li hanno studiati ed hanno pubblicato i risultati su Astrophysical Journal Letters cercando di offrire spiegazioni.
La prima dice che la ricchezza potrebbe derivare dallo scoppio di una stella vicina la quale esplodendo ha regalato alla compagna tutto il suo prezioso contenuto. La seconda, che è quasi uguale alla prima, dice che potrebbero essere sempre state delle stelle a scoppiare la causa ma più lontane. I getti di materia che hanno sparato nel cosmo hanno intercettato nel loro viaggio gli astri oggi studiati rendendoli, appunto, più ricchi.
Ma il mistero, in realtà, rimane e ci sa se il futuro potra svelarlo.
21 Novembre 2011