Il “buco” complessivo nei bilanci delle banche europee potrebbe raggiungere la cifra astronomica di 241 miliardi di Dollari (181 miliardi di Euro) entro la fine dell’anno. Ciò soprattutto a causa del netto calo delle emissioni obbligazionarie. E la principale conseguenza potrebbe essere una forte recrudescenza del credit crunch.
Ad indicarlo è stato questa mattina il Financial Times, che cita uno studio di Dealogic. Secondo tale analisi, gli istituti di credito europei hanno piazzato l’equivalente di 413 miliardi di Dollari di bond nel corso del 2011, ovvero circa i due terzi dei 654 miliardi che sono costrette a restituire agli investitori a causa di vecchi debiti arrivati a scadenza. Di qui l’ammanco di 241 miliardi: si tratta della prima volta, da almeno cinque anni, che le banche europee non sono in grado di emettere bond sufficienti a rimpiazzare i titoli che esigono un rimborso.
I risparmiatori, infatti si stanno mostrando sempre meno convinti dell’opportunità di scegliere le obbligazioni bancarie, date le precarie condizioni del sistema finanziario. «Ciò costringerà probabilmente i gruppi ad abbassare la leva - ha osservato al quotidiano inglese un analista di Morgan Stanley -. Conseguentemente, il flusso del credito potrebbe restringersi nettamente non solo in Europa, ma con una reazione a catena anche in Asia e negli Stati Uniti».
28 Novembre 2011