Anche nel 2015 assisteremo al consueto aumento delle tariffe autostradali. Dopo i rincari del 2014, in media del 3,9% superiore al tasso d’inflazione, le concessionarie hanno già presentato richieste di aumenti per il 2015 che arrivano fino al 9% del tratto Roma-Pescara (andrebbe a costare 1,6 euro in più a partire dal 1°gennaio). Le associazioni dei consumatori attaccano senza mezzi termini le società cui è affidata la gestione dei tratti autostradali, definite “galline dalle uova d’oro che gestiscono monopoli naturali privatizzando gli utili e socializzando le predite”. Adusbef e Federconsumatori chiedono un vero e proprio congelamento delle tariffe nel 2015 per alleviare le sofferenze economiche prodotte dalla crisi. Non manca una breve dichiarazione del Ministro Lupi rilasciata oggi al quotidiano la Stampa: “Il primo gennaio non ci saranno aumenti dei pedaggi autostradali superiori all’uno e mezzo per cento”.
30 dicembre 2014