Scatta già da oggi 7 Dicembre l'aumento delle accise sui carburanti e così i prezzi di benzina e gasolio pesano ancora di più sulle tasche degli automobilisti italiani. Come previsto infatti nel decreto "Salva Italia", con l'aumento delle accise la spesa per chi viaggia in auto porta all'ennesimo rincaro dei prezzi alla pompa resosi necessario per risanare i conti dello Stato.
Gli aumenti sono diventati effettivi da subito con l'entrata in vigore del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 211, che ha aumentato l'accisa sulla benzina a 704,20 euro per mille litri, quella sul gasolio a 593,20 euro sempre per mille litri, quella sul GPL a 267,77 euro per mille chilogrammi (equivalente a 147,27 euro per mille litri) e quella sul metano per autotrazione a 0,00331 euro per metro cubo: un rincaro generalizzato a cui si aggiungerà un ulteriore aumento delle accise previste per il 1 gennaio 2013 pari a ulteriori 0,5 euro per mille litri sia per la benzina che per il diesel.
E così, chi si è trovato a passare presso un distributore nella mattinata di oggi ha potuto notare come i prezzi praticati al pubblico siano saliti in molti casi oltre quota 1,70 euro, arrivando a toccare, secondo le prime informazioni diffuse dagli addetti ai lavori, fino a 1,709 euro per la verde e 1,715 euro per il gasolio.
Gli aumenti medi stimati presso le reti di distribuzione delle grosse compagnie petrolifere sono quindi nell'ordine dei 9,9 centesimi di euro per la benzina e di ben 13,6 centesimi al litro sul diesel, che vede così una vera e propria impennata capace di diminuire ulteriormente il divario con la verde, mentre è arrivato a 2,6 centesimi l'aumento per il GPL.
Va un po' meglio, invece, presso i distributori "no logo", cioè quegli impianti non collegati a marchi di carburanti ben precisi. In questo caso, infatti, si rimane sotto la quota di 1,70 euro, arrivando a un costo medio che è di 1,612 euro per un litro di benzina e di 1,601 euro per un litro di gasolio.
7 Dicembre 2011